Ipogeo dei Volumni: al via al grande cantiere con visite guidate
Al via le visite guidate al grande cantiere dell'Ipogeo
Data:
25 Gennaio 2024
DIREZIONE REGIONALE MUSEI UMBRIA
IPOGEO DEI VOLUMNI e NECROPOLI DEL PALAZZONE
Perugia, Ponte San Giovanni
Ipogeo dei Volumni: al via un grande cantiere aperto
Grazie ai fondi stanziati dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua) per il Comune di Perugia, l’Ipogeo dei Volumni sarà il protagonista di un cantiere di restauro, capace di coniugare studio, ricerca e promozione del patrimonio del sito.
Giovedì 25 gennaio 2024 il direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei dell’Umbria, Costantino D’Orazio, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia e la responsabile dell’Ipogeo dei Volumni-Necropoli del Palazzone Maria Angela Turchetti hanno presentato il grande cantiere che interesserà l’area archeologica, valorizzandone lo straordinario patrimonio grazie ad azioni di tutela e restauro, ma anche attraverso tecniche innovative per lo studio e la ricerca.
I lavori, eseguiti dalla ditta CooBeC, consentiranno di approfondire la storia dell’area e dei suoi protagonisti, offrendo l’opportunità di scoprire chi erano i sette componenti della famiglia Velimna, con l’obiettivo di arrivare all’inaugurazione del nuovo Parco Archeologico dei Velimna; altresì permetteranno di indagare con le più moderne tecnologie – spettrometria, fotogrammetria, colorimetria multispettrale, termografia, antropometria – le urne e il loro contenuto, dove ancora conservato.
Nello specifico saranno interessate tre urne della famiglia Velimna, la più importante tra le sette rinvenute: quella del fondatore e costruttore dell’Ipogeo, Arnth Velimnas figlio di Aule, quella della figlia Veilia e quella di un lontano discendente, Publius Volumnius Violens, l’ultimo ad essere sepolto nella monumentale struttura: furono aperte per la prima volta la notte della scoperta del sito, lasciando intravedere l’ammasso delle ceneri e delle ossa che contenevano; poi di nuovo richiuse, come si legge nelle scarne relazioni di scavo conservate presso l’Archivio di Stato di Perugia.
“Il cantiere che oggi si inaugura – dichiara il Direttore Costantino D’Orazio – è l’occasione per rinnovare la sinergia con le Istituzioni del territorio: insieme siamo chiamati al compito di valorizzare, conservare e condividere con il pubblico un patrimonio straordinario, il quale si dimostra un modello per sperimentare quanto l’antico sia moderno nel lasciarsi interrogare e studiare con le più innovative tecnologie.
Ringrazio, quindi il Comune di Perugia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, l’Università degli Studi di Perugia per aver investito in un progetto ambizioso e ricco di sfide, certo che i risultati saranno all’altezza dello sforzo e delle aspettative”.
“Abbiamo lavorato a grandi progettualità per Ponte San Giovanni con un investimento straordinario pari a 30milioni di euro; – aggiunge il Sindaco Andrea Romizi – risorse importantissime che siamo riusciti a intercettare proprio per la rilevanza dei progetti presentati. Presto questo quartiere avrà la possibilità di esprimersi pienamente e i cittadini che lo abitano e vivono quotidianamente potranno riappropriarsi di spazi importanti. Le operazioni che verranno messe in atto riguardano una vera e propria rigenerazione e riqualificazione degli spazi urbani esistenti, eliminando alcune aree degradate e ridisegnandone altre in maniera più funzionale. Azioni che mirano al miglioramento della qualità dell’abitare. Ma, tale qualità non può prescindere da una valorizzazione culturale e identitaria. Ed è per questo che abbiamo deciso di investire, di questi 30 milioni di euro, 1,6 milioni esclusivamente per il rilancio dell’Ipogeo dei Volumni. Una scelta chiara, precisa e convinta che mira a ridare valore a questo tesoro nascosto riappropriandoci della nostra storia e che, allo stesso tempo, ci consentirà di creare nuove opportunità anche in termini turistici. L’ipogeo dei Volumni sarà il vero fiore all’occhiello di questo vasto programma”.
“I due Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell’abitare) che hanno già preso il via nel quartiere di Ponte San Giovanni e oggi all’Ipogeo – conclude l’Assessore Margherita Scoccia – realizzeranno una concreta rigenerazione e riqualificazione urbana degli spazi, delle aree verdi, della mobilità, della socialità e della cultura; Ponte San Giovanni avrà una nuova immagine e funzionalità.
Nel 2026 avremo ridisegnato piazze, parchi, abbattuto aree degradate, creato nuove piste ciclabili e ciclopedonali, opere finalizzate a ridisegnare il volto di quest’area oggetto di una eccessiva cementificazione. Inoltre il programma Pinqua, riflettendo il concetto di qualità dell’abitare, ha voluto con forza investire sulla valorizzazione del sito dell’Ipogeo dei Volumi.
Il rilancio dell’area archeologica rappresenta un valore culturale, identitario e turistico di grande spessore, capace di rendere questo territorio un attrattore importantissimo per la città di Perugia”.
Il cantiere sarà straordinariamente aperto al pubblico, il quale, grazie a visite guidate organizzate e su prenotazione, potrà vedere e ascoltare la storia dell’area archeologica e del progetto di restauro.
Il primo appuntamento è in programma domenica 4 febbraio, giorno di ingresso gratuito nei siti statali del Ministero della Cultura. La scelta della data, inoltre, sarà l’occasione per festeggiare l’anniversario della scoperta del sito, tornato alla luce nel 1840.
Le visite si svolgeranno su prenotazione tramite Sistema Museo alla mail drmumbria@sistemamuseo.it e al numero 0755721009, per un massimo di 10 partecipanti a gruppo, secondo il seguente calendario:
domenica 4 febbraio: ingresso e visita guidata gratuiti alle ore 10.00, 11.00 e 12.00;
sabato 10 e domenica 11 e 18 febbraio: bigliettazione ordinaria, visite guidate gratuite alle ore 10.00, 11.00 e 12.00.
Ultimo aggiornamento
25 Gennaio 2024, 17:18