Riaperto al pubblico l’Antiquarium della Necropoli di Crocifisso del Tufo di Orvieto

Toccare con mano l’archeologia Il 28 marzo, alle 11.

Data:
28 Marzo 2024

Riaperto al pubblico l’Antiquarium  della Necropoli di Crocifisso del Tufo di Orvieto

Toccare con mano l’archeologia

Il 28 marzo, alle 11.00 si è svolta la cerimonia di apertura della struttura museale di Orvieto

Giovedì 28 marzo si è svolta la cerimonia di riapertura al pubblico dell’Antiquarium della Necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo alla presenza di Costantino D’Orazio, Direttore dei Musei Nazionali di Perugia e della Direzione Regionale Musei Umbria; di Roberta Tardani, sindaco di Orvieto, e di Giorgio Rocca, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto e della Necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo.

La struttura era chiusa dal 6 dicembre 2023 per consentire due importanti interventi: il primo, reso possibile dal Comune di Orvieto, prevedeva la messa in sicurezza di una parte del percorso all’interno del sito archeologico.

Il secondo ha visto l’esecuzione di alcuni interventi di riallestimento dell’Antiquarium: oltre alla risistemazione delle finiture interne, la stesura della nuova pavimentazione e la ritinteggiatura delle pareti, è stato ripensato l’intero percorso museale, rinnovando l’impianto di illuminazione, riallestendo le vetrine e selezionando alcuni materiali da far maneggiare ai visitatori.

Infatti, oltre ad ammirare il materiale rinvenuto nel sito – saranno anche nuovamente visibili i pezzi più pregiati rinvenuti in loco, da una meravigliosa anfora attica a figure nere del VI secolo a.C. ai tanti oggetti dei corredi funerari che costituiscono preziose testimonianze dell’ideologia aristocratica del banchetto, centrale nella cultura etrusca – sarà possibile toccare con le proprie mani i reperti, vivendo in tal modo un’esperienza unica nel suo genere.

Ogni visitatore, dotato di guanti, potrà maneggiare alcuni pezzi provenienti dalle tombe e dagli scavi sul sito che risale alla metà del VI secolo a.C.: vasellame miniaturistico, o di piccole dimensioni, in bucchero (olle, olpi, brocche da vino, piattelli e coppette dal basso piede); oggetti votivi in bronzo, soprattutto statuette di divinità o di offerenti, tra i quali spicca un tipico bronzetto votivo italico rappresentante Marte o un guerriero generico in posizione di assalto; oggetti in bronzo appartenenti alla categoria dell’instrumentum domesticum, come pedine e dadi da gioco, un cucchiaio e una forchetta, l’ansa di un vasetto, due fibule, un ditale da cucito, un bracciale, una punta di freccia, uno specchio con incisa una scena mitologica e un piccolo lingotto utilizzato dai fabbri come materiale da fusione; esemplari di terrecotte architettoniche, quali due frammenti di antefissa e un frammento di lastra di rivestimento templare decorata con palmette a rilievo.

La possibilità di toccare i reperti è un’esperienza unica nel suo genere: da un lato, come in una macchina del tempo, ci permette di spostare le lancette dell’orologio in un passato ‘mitico’; dall’altro ci avvicina al lavoro dell’archeologo, che, per primo, maneggia questi tesori rinvenuti nella terra.

Siamo quindi molto orgogliosi di poter offrire ai visitatori questo momento, a testimonianza che i musei e le aree archeologiche non sono luoghi alteri e inaccessibili, bensì spazi che hanno ancora tanto da raccontare, valorizzando la straordinaria contemporaneità del passatodichiara il direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei dell’Umbria, Costantino D’Orazio.

Ho selezionato gli oggetti da far toccare sulla base delle più diffuse tipologie che si rinvengono nei contesti sepolcrali: materiali che appartenevano sia alla sfera della vita quotidiana sia alla dimensione ctonia. Alcuni esemplari sono presumibilmente medievali, a testimonianza della continuità della frequentazione dell’area nel corso dei secoli, altri sono sospette contraffazioni, come farebbero ritenere alcune lisciature un po’ troppo regolari. Sono comunque pezzi interessanti in quanto testimonianze del commercio ottocentesco di oggetti antichi. Poter avere tra le mani i reperti significa potenziare ancora di più la narrazione museale, avvicinandola al visitatoreaggiunge Giorgio Rocca, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto e della Necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo.

 

L’amministrazione comunale in questi anni ha investito importanti risorse per valorizzare i tesori archeologici che Orvieto custodisce, dall’intervento alla Necropoli di Crocifisso del Tufo all’area di Campo della Fiera. Un lavoro necessario innanzitutto per rendere maggiormente fruibili ai visitatori questi luoghi fantastici, che raccontano una storia millenaria, e arricchire l’offerta turistica della città. Il riallestimento e la modalità di visita così coinvolgente dell’Antiquarium che ha scelto la Direzione regionale dei Musei dell’Umbria vanno anche oltre e, con grande soddisfazione, nel solco delle politiche turistiche che abbiamo portato avanti negli ultimi anni per rendere il viaggio a Orvieto un’autentica esperienza da non perdere – afferma il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani.

La Necropoli e l’Antiquarium di Crocifisso del Tufo osserveranno i seguenti orari di apertura al pubblico:

1° Ottobre – 31 Marzo

Da Giovedì a Domenica: 9.00-18.00

Chiuso: Lunedì, Martedì, Giovedì e ultima Domenica del mese

1° Aprile – 30 Settembre

Da Giovedì a Domenica: 10.00-19.00

Chiuso: Lunedì, Martedì, Giovedì e ultima Domenica del mese

L’esperienza del ‘toccare con mano’ si svolgerà tutti i giorni di apertura alle 11.00 | 13.00 | 15.00 | 17.00.

Per gruppi e scolaresche è necessaria la prenotazione, per concordare orari e modalità.

Informazioni e contatti: 0763.343611 – drm-umb.necropoliorvieto@cultura.gov.it

Sito web: www.musei.umbria.beniculturali.it

Ultimo aggiornamento

28 Marzo 2024, 17:02