Mammiferi fossili dell’Umbria. Da Cuvier a Bellucci agli studi moderni.

Conferenza venerdì 18 febbraio di Marco Cherin sui mammiferi fossili al Museo archeologico nazionale dell'Umbria.

Data:
14 Febbraio 2022

Mammiferi fossili dell’Umbria. Da Cuvier a Bellucci agli studi moderni.

Venerdì 18 febbraio, alle ore 16,30, Marco Cherin, del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, svolgerà una conferenza sui “Mammiferi fossili dell’Umbria. Da Cuvier e Bellucci agli studi moderni”.

A seguire, è in programma una visita guidata alla mostra “Tutte le Virtù degli Amuleti”, a cura di Maria Angela Turchetti, direttrice del MANU e dell’Ipogeo dei Volumni, con Sophie Persello e Christine Noel, al MANU fino al 29 maggio 2022.

Necessario Green Pass rafforzato, per informazioni 075 5727141.

L’iniziativa, realizzata in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e l’Associazione Tangram, si inserisce nel ciclo di eventi dedicati alla mostra allestita per ricordare la figura di Giuseppe Bellucci (1844-1921) e la collezione di amuleti che porta il suo nome in occasione del centenario dalla scomparsa.

L’Umbria è un’area di grandissimo interesse paleontologico a livello nazionale e internazionale. A dispetto della modesta estensione geografica, la Regione è caratterizzata da un’elevata variabilità morfologica, che si traduce in una notevole ricchezza geologica e paleontologica. Le rocce sedimentarie affioranti nel territorio regionale rappresentano uno scrigno d’informazioni sull’evoluzione degli ambienti e della vita in questa porzione di crosta terrestre negli ultimi 200 milioni di anni circa.

Nell’ambito di questo enorme “libro stratigrafico”, risultano interessanti dal punto di vista paleontologico gli ultimi tre milioni di anni circa in cui buona parte della Regione è andata in emersione ed è stata colonizzata da vertebrati terrestri.

Benché gran parte delle ricerche sui mammiferi fossili umbri si sia concentrata negli ultimi trent’anni, l’esistenza di giacimenti fossiliferi è nota sin dal XIX secolo. Non a caso Georges Cuvier, padre putativo della paleontologia dei vertebrati e dell’anatomia comparata, cita alcuni rinvenimenti di proboscidati e rinoceronti avvenuti in località umbre. Dopo le prime segnalazioni di Cuvier, tra il XIX e la prima metà del XX secolo, i mammiferi fossili umbri sono stati esaminati da altri autori, tra cui Pantanelli, Verri, Tuccimei, De Angelis d’Ossat e Principi.

Tra le collezioni di fossili giunte sino a noi da quel periodo storico, quella di Giuseppe Bellucci, comprende alcuni fossili eccezionali oggetto di recenti studi.

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Ultimo aggiornamento

14 Febbraio 2022, 10:40